Natività mistica di Gesù (Sandro Botticelli)

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La Natività mistica di Gesù è un dipinto, eseguito nel 1501 (negli ultimi mesi del 1500secondo il calendario fiorentino), a tempera su tela, da Alessandro Filipepi, detto Sandro Botticelli (1445 - 1510), conservato presso la National Gallery di Londra.
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La “Natività mistica” appartiene all’ultima fase dell’attività del pittore. È un dipinto ad olio su tela (108,5×75 cm) datato 1501 e conservato alla National Gallery di Londra. Il soggetto, la natività, è interpretato come un’adorazione del Bambino da parte di Maria con Giuseppe, dei pastori e dei Magi tra cori angelici. Al centro si trova la grotta della natività, forata sul dietro per lasciar intravedere il bosco e coperta da una tettoia di paglia retta da tronchi, con il Bambino al centro su un giaciglio coperto da un telo bianco, la giganteggiante Vergine a destra e l’adorante e meditante Giuseppe a sinistra; dietro si vedono il bue e l’asinello. In basso, ai piedi di un sentierino tra rocce scheggiate, tre gruppi mostrano l’abbraccio e il bacio di comunione tra angeli e personaggi virtuosi, mentre sul terreno cinque diavoletti fuggono spaventati trafiggendosi coi loro stessi forconi e ricacciandosi nelle profondità attraverso le crepe del suolo: si tratta probabilmente di una visione profetica della liberazione dell’umanità dal male. Sicuramente il soggetto venne ispirato dalla situazione religiosa e politica fiorentina all’alba del nuovo secolo, memore ancora dei tragici eventi che avevano visto la calata di Carlo VIII, la cacciata di Piero de’ Medici dalla signoria della città e la presa di potere del partito di Girolamo Savonarola. Botticelli in particolare dovette essere molto colpito dalla figura del frate ferrarese, e in tutte le sue opere dell’ultima fase, dagli anni ottanta in poi, si assiste a un ripiegamento verso forme sempre più drammaticamente religiose, ricche di significati escatologici e caratterizzate da convenzioni stilistiche volutamente arcaizzanti, che lasciarono sostanzialmente isolato l’artista nel panorama artistico dell’epoca.

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