Resurrezione di Cristo (Ratgeb)


Jörg o Jerg Ratgeb, Altare di Herrenberg, tavola esterna destra: Resurrezione di Cristo. 1518-1519 tempera su legno 270 × 147 cm Stoccarda, Staatsgalerie.

Roccia e luce sono protagonisti anche in una risurrezione di Jerg Ratgeb, artista tedesco contemporaneo di Grünewald e molto vicino a lui nello stile. Ratgeb, che aveva aderito alle testi luterane, rilegge la roccia del sepolcro come la roccia del Sinai, come il luogo di una alleanza assolutamente nuova, perché fondata sulla grazia. 

La luce di Cristo trapassa la materia e anche i sigilli, che rimangono bene evidenti sulla porta sepolcrale. Anche qui i soldati rotolano pesantemente, incapaci di reggere di fronte alla potenza di un tale Mistero. Anche qui la porta sepolcrale ha la forma luminosa del telo sindonico. Il fascino della Pala di Isenheim resta tuttavia insuperabile. Questa opera, a sua insaputa, rende evidente il dramma dell’uomo contemporaneo. L’atomo, particella fontale in cui si cela il principio vitale dell’uomo; particella che, proprio per la sua indivisibilità, portava scritta in sé la certezza dell’eternità, si è rivelata scindibile e perciò stesso caduca. Ed ecco allora il profetismo di Grünewald a raccontarci che Cristo è Signore anche degli enigmi umani, anche delle potenze energetiche a noi ignote, anche delle forze della natura che ancora incutono paura all’uomo. Noi siamo lì come i piccoli soldati arrotolati incapaci di fare guardia al Mistero. Siamo lì, come in posizione fetale, ma il nostro risveglio sarà una nuova nascita e troveremo un lenzuolo e una roccia muta a raccontarci del nostro destino.

http://www.avvenire.it/rubriche/Pagine/Dentro%20la%20bellezza/La%20nuova%20nascita%20%20tra%20la%20roccia%20e%20il%20lenzuolo_20140419.aspx?Rubrica=Dentro%20la%20bellezza

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